Descrizione
Howard Phillips Lovecraft (1890-1937) è unanimemente riconosciuto come il nume dell’orrore cosmico letterario. Le sue terribili e fascinose visioni hanno lastricato i percorsi della moderna narrativa dell’immaginario, rendendolo un autore di culto e un punto di riferimento per generazioni di scrittori successivi. Ma furono unicamente le letture e l’irripetibile arte del solitario sognatore di universi a ispirare i suoi capolavori, o magari anche qualche oscuro ingrediente celato nella sua antica linea di sangue, di cui lo stesso Lovecraft potrebbe essere venuto a conoscenza attraverso racconti e allusioni in famiglia? Ricostruendo le vicende del suo parentado mediante l’utilizzo di rare fonti giornalistiche d’epoca, in qualche caso riemerse per la prima volta da un oblio secolare, questo studio individua e suggerisce connessioni intriganti tra le atmosfere dello scrittore di Providence e le sinistre vicende di vari suoi antenati e consanguinei. Strani incidenti, suicidi, bizzarre società segrete, violenze, superstizione, follia ereditaria… un maelstrom gotico-genealogico in cui il destino crepuscolare della schiatta dei Lovecraft si presenta ai contemporanei come un’ulteriore prova di quanto fantasia e realtà storica possano strizzarsi l’occhio a vicenda.
Con un saggio introduttivo di Pietro Guarriello e una nota finale di Sebastiano Fusco.
Nota biografica
Adriano Monti Buzzetti Colella (Roma, 1968), giornalista e scrittore, è responsabile della Redazione Cultura del TG2. Da oltre un trentennio si occupa di letteratura fantastica con articoli, saggi e opere di narrativa. Ha realizzato il primo reportage della RAI su H.P. Lovecraft e numerosi approfondimenti televisivi dedicati ad autori come Clark Ashton Smith, Michael Moorcock, Isaac Asimov ed altri celebrati maestri del fantasy, della fantascienza e del weird. È direttore editoriale della storica rivista di lettura dell’immaginario Dimensione Cosmica (Tabula Fati) e di recente ha collaborato all’organizzazione della prima mostra italiana su J.R.R. Tolkien.