
Gō Nagai, conosciuto in Italia soprattutto per i suoi campioni robotici come Goldrake, Mazinga e Jeeg, nel 1994 decide di pagare il suo tributo a Dante Alighieri disegnando una propria versione a fumetti della Divina Commedia. A ben vedere, però, buona parte dell’opera nagaiana tradisce forti debiti con il poeta italiano e il suo più illustre poema. Basti pensare alla rappresentazione di alcuni personaggi, al nome Dante dato a protagonisti o comprimari di moltissime tra le sue serie a fumetti, ai riferimenti diretti visibili in altrettante trasposizioni animate sin dagli anni Settanta. Il nostro viaggio per la selva oscura disegnata da Nagai sarà articolato in una prima parte introduttiva, in cui verrà preso in esame il percorso di avvicinamento di Nagai a Dante. Dopo queste note di carattere generale, si passerà ad analizzare le influenze dantesche all’interno di tutta la sua produzione. Quindi, ci si dedicherà più da vicino a Dante Shinkyoku, la sua rielaborazione a fumetti della Divina Commedia, attraverso le sue peculiarità narrative e grafiche.
Il volume è arricchito da un saggio di Gianluca Di Fratta sugli studi danteschi in Giappone e le edizioni giapponesi della Divina Commedia in cui viene identificata per la prima volta anche la versione consultata da Gō Nagai nel suo percorso di avvicinamento all’opera di Dante Alighieri.
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